La Brand Awareness è fondamentale tanto per le imprese di grandi dimensioni, quanto per le PMI e le imprese individuali che operano a livello locale. Per consolidare la reputazione online bisogna partire dalla definizione dell’identità e degli obiettivi da raggiungere, tenendo sempre ben presente chi è il target di riferimento. Ma questo da sola non basta: c’è anche la necessità di comunicarlo in modo semplice, chiaro ed efficace. Come riuscirci? Ecco alcuni consigli che possono aiutare a costruire una brand awareness solida e duratura.

La parola Brand Awareness significa letteralmente “conoscenza o consapevolezza di un marchio” e racchiude al suo interno tutte quelle attività volte ad aumentare la riconoscibilità di un’impresa o di un’attività all’esterno. Comporta pertanto un grande lavoro di sintesi che spesso non può essere svolto avanti internamente ma richiede un intervento esterno.

Facciamo l’esempio di un ristorante a gestione familiare che opera da anni con successo nel proprio territorio. È possibile che per i clienti che lo frequentano, il grande valore di questo luogo sia dato dall’estrema cura dei gestori nelle relazioni con i clienti: una caratteristica essenziale che contraddistingue questo ristorante rispetto ad altre proposte della zona più anonime. Eppure, può accadere che i gestori non siano in grado di far emergere questa loro caratteristica distintiva sui canali online.

In questo modo perdono una grande opportunità. Riconoscere gli aspetti caratteristici del proprio brand è infatti il primo passo per creare consapevolezza e agire in modo coerente senza deludere le aspettative dei clienti. Questo discorso vale non solo per le attività avviate da poco, ma anche per quelle di lunga data: riflettere sulla Brand Awareness e sulle sue diverse declinazioni è un passaggio imprescindibile se si vuole avere successo sui canali digitali.

L’obiettivo è di ridurre la distanza fra l’essenza del brand e il modo in cui viene effettivamente percepito dai clienti. Si tratta un lavoro a due sensi: il marchio deve impegnarsi a veicolare campagne di comunicazione coerenti con il brand ascoltando sempre i propri clienti per capire qual è la loro percezione. Sono infatti come uno specchio: guardare la propria immagine riflessa può riservare molte sorprese.

Per misurare la Brand Awareness occorre capire qual è il livello di conoscenza raggiunto da un brand. Qui si possono avere principalmente due momenti: brand recall e brand recognition.

Si parla di brand recall quando alle persone viene in mente autonomamente il nome del brand in riferimento a un determinato prodotto o servizio. Essere ai primi posti tra i marchi più conosciuti è sicuramente una buona cosa. Facciamo un esempio: chi sono i primi produttori di smartphone che vi vengono in mente? Almeno due delle più famose aziende del settore saranno venute in mente a tutti i lettori di questo articolo: ecco cosa significa essere Top-of-Mind.

La brand recognition invece misura quanto le persone sanno riconoscere un brand quando vengono a contatto con esso, per esempio trovandolo citato su un articolo, oppure quando qualcuno gliene parla, o ancora nel momento in cui trovano un prodotto online. Anche questo è molto importante, perché riconoscere un marchio può orientare in modo forte la scelta di acquisto del cliente.

Al di là di alcune aziende che vendono prodotti a livello globale a un pubblico vastissimo ed eterogeneo (per esempio i produttori di smartphone), non ha molto senso parlare in termini assoluti: ogni piccola e media impresa deve sforzarsi di essere conosciuta al meglio nel proprio settore e ambito geografico di riferimento focalizzando i propri sforzi in questa direzione. Per una carrozzeria sarà infatti importante essere riconosciuta sul proprio territorio e per un’azienda di componenti per l’auto dai soggetti interessati ai propri prodotti (come ad esempio le carrozzerie).

Per poter aumentare la propria Brand Awareness occorre lavorare su diversi aspetti.

1.  Creare un sito web su misura per il proprio business e sulla base delle esigenze del proprio target di riferimento. 
2. Curare la scheda su Google My Business è fondamentale per le realtà locali (e non solo) perché così possono comparire sulla mappa e poter essere trovate o contattate dai clienti. Per offrire ai brand un supporto concreto nella gestione di questa attività digitale, TIM Business ha sviluppato una soluzione specifica.
3. Sviluppare una strategia di Content Marketing, creando contenuti da condividere sui social e scrivendo degli articoli di approfondimento su un blog dedicato. La finalità è di coinvolgere i lettori, aumentare la loro consapevolezza nei confronti del brand e fidelizzarli. In questo caso sarà importante curare i contenuti anche dal punto di vista dell’ottimizzazione individuando le parole chiave principali (keywords) nel proprio ambito di appartenenza.
4.  Implementare strategie orientate alla SEO permette di ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca. Una strategia vincente consiste nel creare un mix di contenuti naturali ed altri a pagamento (ADV sui motori di ricerca e social). 
5. Intrattenere stretti rapporti con blogger e influencer per migliorare la propria presenza sui principali social network.

Essere conosciuti dai nostri potenziali clienti è sicuramente importante ma lo è ancora di più avere una buona reputazione sul web. La Brand Reputation dipende da molti fattori che vanno dalla cultura aziendale alla qualità dei prodotti offerti: tutto questo determina la percezione (il sentiment) che si ha di un marchio.

Al centro della Band Reputation ci sono: coerenza, fiducia e affidabilità. La coerenza è la capacità di offrire un’immagine di sé unitaria costruita a partire dalla propria identità. È quindi importante monitorare che tutti i canali di comunicazione della nostra azienda lavorino in sinergia e che lo facciano anche i nostri canali personali, se sono facilmente riconducibili al brand. Un’informazione sbagliata o una dichiarazione pubblica incoerente può mettere a repentaglio anni di lavoro nella comunicazione.

La fiducia e l’affidabilità non sono fatte soltanto dalla qualità dei prodotti e servizi che offriamo ma anche dal comportamento tenuto nei confronti della clientela. Questo non è diverso dalle attività offline, ma diventa particolarmente importante in uno spazio pubblico come il web dove le informazioni sono facilmente accessibili e rimangono disponibili a lungo.

Il primo consiglio degli esperti è di non promettere mai qualcosa che non può essere mantenuto e scegliere strumenti monitorabili nel tempo. Ad esempio, nel caso di un e-commerce implementato su un proprio sito web oppure su Amazon, le recensioni dei clienti sono il primo strumento per migliorare la propria reputazione. È quindi importante scrivere descrizioni corrispondenti al prodotto offerto e avere la premura di rispondere rapidamente e in modo puntuale alle domande dei clienti e alle eventuali recensioni negative, mostrando sempre il desiderio di migliorare il servizio.

A volte questo non succede perché si realizzano strumenti senza considerare il tempo o le risorse che occorrerà per poterli implementare. Meglio, perciò, scegliere soluzioni cucite su misura in grado di ottimizzare gli sforzi e portare dei buoni risultati. Nessun cliente si arrabbierà se un piccolo negozio online che si presenta in modo molto personale risponderà con cura e simpatia a una richiesta in 24 ore. Basta soltanto che prima non abbia dichiarato di essere in grado di rispondere in un’ora.

Comprendere e valorizzare ciò che si è il miglior modo per gestire e promuovere il proprio brand.

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