Il Social Media Marketing è l’insieme delle azioni per gestire i Social Network in modo da raggiungere un alto numero di potenziali clienti e convertirli, trasformandoli in acquirenti dei propri prodotti e/o servizi. I canali social al momento più utilizzati sono diversi, ma quelli che possono tornare più utili a un’attività commerciale sono sicuramente Facebook e Instagram.
Ecco un’interessante panoramica delle principali strategie che un’attività commerciale con una pagina o un profilo business può mettere in atto.
Facebook e Instagram sono due Social Network che fanno capo a un unico proprietario, la società Facebook Inc che possiede anche WhatsApp. Questa premessa è d’obbligo visto che i due canali sono interconnessi e condividono la medesima piattaforma per le sponsorizzazioni. Tuttavia, basta frequentarli un minimo per rendersi conto che hanno caratteristiche e target diversi: utilizzarli entrambi offre la possibilità di raggiungere un pubblico più ampio.
Fermo restando che i contenuti visivi e i video sono molto apprezzati su entrambe le piattaforme, su Facebook si possono anche pubblicare post con una forte componente testuale, mentre su Instagram sono da sempre preferite grafiche più accattivanti. Il pubblico di quest’ultimo è infatti decisamente più giovane, mentre Facebook viene utilizzato da utenti di tutte le età ma non dai giovanissimi.
Per essere efficaci su questi due canali, è importante agire in modo coordinato: utilizzare per entrambi lo stesso nome e la stessa identità visiva renderà il brand immediatamente riconoscibile. Questo, però, non vuol dire che i contenuti debbano essere identici: visto che i due social appartengono alla stessa proprietà, è molto semplice condividere in automatico gli stessi post, ma è consigliabile?
In realtà no, perché ciò che attira l’attenzione su uno, potrebbe non funzionare sull’altro. Inoltre, chi segue il brand sia su Facebook che su Instagram (sono più utenti di quanto si immagini) potrebbe trovarli ripetitivi. È invece raccomandabile declinare i contenuti in modo diverso a seconda del canale o, almeno, pubblicarli in momenti differenti.
C’è bisogno di un piano editoriale ben definito per poter utilizzare i vari canali social in maniera ottimale. Per strutturare un buon piano editoriale bisogna pianificare e preparare i contenuti in anticipo, stabilendo un periodo di tempo in cui distribuirli (di solito di mese in mese).
Per realizzare un PED (piano editoriale) si solito si usa un foglio di Excel, molto comodo perché si può suddividere in celle e si può creare una griglia con riportati i dettagli dei vari contenuti: tipologia (foto, video, articolo, meme, etc), data di pubblicazione e canale su cui viene pubblicato (Facebook o Instagram), più varie ed eventuali.
Per avere tutto sotto controllo a colpo d’occhio, si può dedicare la prima colonna a giorno e orario di pubblicazione, la seconda al testo del post (detto anche copy), la terza a eventuali link che rimandano ad articoli o video e la quarta a una miniatura dell’immagine scelta. In questo modo, sarà semplice verificare che ci sia armonia nei contenuti, che non manchi niente e che non siano presenti refusi o ridondanze.
Nel realizzare il piano editoriale cerca di non concentrarti esclusivamente sul tuo brand o sul tuo prodotto, ma mettiti il più possibile nei panni dei tuoi follower e pensa perché dovrebbero seguire la tua pagina o il tuo profilo. In poche parole, è fondamentale saper cambiare prospettiva e dare ai propri follower un motivo valido per cui seguire la pagina: possono essere sconti dedicati, promozioni, eventi, informazioni dettagliate su prodotti/servizi, etc.
Mettiamo il caso di una panetteria: oltre ai tipi di pane in vendita e ai prezzi, si possono, per esempio, descrivere le proprietà nutritive dei grani, dare consigli di cucina o segnalare eventi che hanno a che vedere col cibo.
Il Community management serve per interagire in modo proficuo con i follower utilizzando gli strumenti disponibili: commenti ai post, messaggi e chat. Si tratta di un aspetto fondamentale per coltivare le relazioni con i propri clienti e fidelizzarli. La principale caratteristica dei social è l’interattività e bisogna, pertanto, mettere in campo tutte le strategie per favorirla. Più un contenuto è condiviso e commentato e più darà visibilità al brand. I follower sono i migliori ambasciatori e continueranno ad esserlo se si dà valore al tempo che dedicano alla pagina.
Quando ricevi un commento, ricordati di mettere almeno una reaction (pollice alzato, cuore, faccine, etc) e, nel caso di riflessioni interessanti o di domande dirette, dovrai scrivere una risposta cortese e che vada dritta al punto, cercando di stimolare interesse verso la conversazione. Lo stesso discorso vale per i messaggi privati, soprattutto se vengono richiesti consigli o informazioni. Se si è lavorato bene in questa direzione, ogni volta che la community verrà interpellata ci sarà una buona reazione.
E in caso di commenti pubblici negativi? È bene rispondere anche a questi, naturalmente in modo educato, senza alimentare in alcun modo la polemica. In casi estremi si può nascondere il messaggio a tutti gli utenti tranne che all’autore, per evitare strascichi.
Le sponsorizzazioni sui Social Media altro non sono che campagne pubblicitarie accessibili anche con un budget moderato. Visto che Facebook conosce molto bene i suoi iscritti, è in grado di intercettare un pubblico molto vasto in maniera mirata. Grazie al suo raffinato algoritmo, trae insegnamento dai comportamenti delle persone e pratica il così detto “retargeting”, cioè mostra a un utente contenuti simili a quelli che ha maggiormente apprezzato.
Quando si sponsorizza un contenuto, si possono selezionare le caratteristiche degli utenti che lo visualizzeranno, come ad esempio età, interessi, titolo di studio o professione. Impostare correttamente il pubblico di riferimento è una delle chiavi del successo delle campagne di promozione attivate sui social e per farlo serve avere ben presente il target a cui ci si vuole rivolgere.
Le medesime possibilità in termini di pubblicità sono disponibili sia su Facebook che su Instagram. Per non fare passi falsi è opportuno prendersi il tempo necessario e studiare le linee guida ufficiali che danno informazioni chiare e dettagliate. Non è il caso di improvvisare e correre il rischio di veder rifiutato un post a cui si sono dedicate delle energie, ma che non risponde alla policy aziendale dei due social da tenere sempre ben presente.
Sito sì o sito no? Per ottenere visibilità i social network potrebbero non bastare: ecco perché serve avere un sito web personale. Un sito conferisce indubbiamente valore alla propria comunicazione, perché è più personalizzabile di un social e rende facilmente reperibili tutte le informazioni importanti. Certamente il sito richiede un investimento economico superiore ed è più impegnativo dal punto di vista della manutenzione.
Per iniziare si può optare per un sito vetrina con pagine fisse, senza news o blog da aggiornare frequentemente. Se vuoi costruire un sito web di successo in pochi semplici passaggi, prova Sito Semplice di TIM Business che non richiede competenze tecniche ed è responsive sui dispositivi mobili.
Bisogna anche considerare che al momento in Italia non è ancora possibile fare acquisti direttamente da Facebook e da Instagram, ma entrambi i social hanno ottimizzato il percorso per approdare ai siti collegati. Per l’utente basta cliccare sulla call to action “visualizza lo shop” o “acquista ora” per atterrare sulla sezione prodotti di un e-commerce, visualizzare il catalogo e procedere all’ordine.
Presto i Social Network potrebbero diventare degli e-commerce veri e propri dove effettuare acquisti: un motivo in più per dedicare a questi canali uno spazio importante all’interno della strategia della propria attività commerciale.
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