Il Content Marketing è una strategia di comunicazione molto antica che ha origine con l’avvento del commercio. Oggi, nell’era digitale, il Content Marketing ha preso nuove forme e adottato nuove tecniche e, anche se il suo vocabolario appare di difficile comprensione ai non specialisti, alla base di tutto c’è qualcosa di molto semplice: la relazione con il cliente.
Come fare Content Marketing: un esempio pratico
Per iniziare a parlare di Content Marketing, partiamo da un’immagine quasi favolistica: un venditore di tappeti in un mercato d’Oriente. Quando un cliente arriva nel negozio di tappeti, il venditore si mette in relazione con lui: lo fa sentire il benvenuto con un saluto, lo fa accomodare, pone qualche domanda e poi inizia a parlare dell’arte dei tappeti. Rispondendo alle domande e ai dubbi del cliente, il venditore dimostra un’ottima conoscenza dei vari tessuti, delle tecniche produttive e delle provenienze. Non solo, di tanto in tanto, per intrattenerlo, racconta anche delle piccole storie che arricchiscono la percezione dell’oggetto di cui si parla.
L’obiettivo del mercante è uno solo: diventare il punto di riferimento del cliente in fatto di tappeti unendo professionalità, utilità e piacevolezza. Se il cliente risulterà soddisfatto, è probabile che ritorni da lui per acquistare qualcos’altro, o anche solo per chiedere consiglio sulla manutenzione del tappeto acquistato. Il cliente potrà persino decidere di lasciare al venditore i propri contatti per essere avvisato nel caso arrivi qualcosa di suo interesse e, una volta tornato a casa, vorrà consigliarlo agli amici.
Così, avendo il venditore dimostrato la propria competenza e guadagnato la fiducia del cliente, l’acquirente passa con maggiore naturalezza alla fase di conversione e quindi alla successiva fase di fidelizzazione.
Per comprendere davvero cos’è il Content Marketing bisogna partire dal presupposto che il processo di vendita non riguarda solamente il momento dell’acquisto. Attorno ad esso ci sono, infatti, una serie di attività che portano a guadagnare l’attenzione e la fiducia del potenziale cliente.
Tradotto ai nostri giorni dove il digitale la fa da padrone, significa produrre contenuti di vario tipo (ad esempio articoli di approfondimento, white paper, video, immagini, podcast, etc) adatti ad essere diffusi su molteplici canali (sito web, blog, social network, newsletter, mini-siti, applicazioni di messaggistica, etc) in maniera integrata.
I contenuti possono essere ricondotti a due categorie principali, quella dell’utile e quella del dilettevole: i primi hanno un intento informativo ed educativo, mentre i secondi servono a raccontare, intrattenere e divertire gli utenti.
Prima di iniziare a gettare le basi di una strategia di produzione e diffusione di contenuti, è importante conoscere il più possibile la clientela di riferimento, analizzandone le caratteristiche con i dati a disposizione in modo da intercettare al meglio i suoi interessi e lo stile di comunicazione. C’è chi consiglia, per fare questo, di creare delle reader personas, ovvero dei personaggi fittizi che rappresentano degli utenti tipo. Così è possibile immaginare in modo più concreto gli interlocutori e adattare di conseguenza la il tono di voce e la strategia di Content Marketing.
Nel definire una strategia di Content Marketing per un’azienda bisogna, per prima cosa, stabilire degli obiettivi specifici per ogni azione.
Il Content Marketing può servire infatti a molte cose:
Quest’ultimo punto ci porta a un’altra considerazione: non è sempre necessario creare dei contenuti originali. A volte è utile produrre contenuti volti a spingere gli utenti a pubblicare, ad esempio, post sui social, commenti, discussioni, giochi, etc. In questo caso si parla di User Generated Content, ovvero di un contenuto generato dall’utente stesso. Per fare questo può essere molto utile anche stringere relazioni con influencer del settore già in stretto contatto con il nostro potenziale pubblico.
È in generale consigliabile pensare in modo integrato ai nostri strumenti di comunicazione e creare contenuti che tengano in conto dei diversi canali sulla base di un’idea unitaria che ci aiuti anche a ottimizzare le risorse. Ad esempio, un articolo di approfondimento può diventare la base di un white paper scaricabile a seguito di un’iscrizione, può essere corredato da un’immagine o un’infografica che può essere diffusa sui social, ed essere rilanciato in modo più immediato su Twitter o Instagram.
Infine, non bisogna dimenticare che il monitoraggio costante dei risultati è essenziale: solo confrontando i nostri obiettivi specifici con i risultati raggiunti e adattando via via la nostra tecnica di produzione e diffusione dei contenuti potremo arrivare a realizzare una strategia di Content Marketing di successo. Per farlo occorre servirsi dei principali tool di analisi dei dati a disposizione sul mercato.
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