Cosa fa un Social Media Manager? Si sente molto parlare di questa figura, ma spesso viene descritta in modo fumoso. È invece importate chiarire le vere mansioni di un Social Media Manager, poiché si tratta di un ruolo chiave della comunicazione digitale, in particolare di quella aziendale.
Iniziamo col dire che questa definizione racchiude una pluralità di funzioni che nelle agenzie specializzate vengono assolte da un team di diverse persone. Per fortuna, però, esistono professionisti eclettici che hanno acquisito competenze a tutto campo e rispondono perfettamente alle esigenze di una PMI. Vediamo le principali caratteristiche di un buon Social Media Manager.
I Social Media devono parte del loro successo alla forte componente di intrattenimento e indubbiamente i contenuti divertenti attirano gli utenti. Un Social Media Manager, però, non ha il fine di intrattenere il pubblico, ma si pone dei precisi obiettivi di marketing che deve individuare, raggiungere e misurare.
Quali sono? Vediamo i principali.
Naturalmente per ottenere questi risultati bisogna creare contenuti efficaci, come vedremo nei prossimi paragrafi.
Strettamente connessa al raggiungimento degli obiettivi, è la capacità di un Social Media Manager di utilizzare i dati. Questa competenza è fondamentale per comprendere trend, punti di forza e di debolezza, operare delle scelte e motivarle ai propri clienti. Un Social Media Manager deve quindi:
· monitorare, tracciare e analizzare le prestazioni delle pagine aziendali che gestisce;
· conoscere a fondo gli strumenti di analisi, come Facebook Insights;
· utilizzare le corrette metriche di analisi e stabilire dei benchmark;
· analizzare le strategie della concorrenza;
· redigere report completi e semplici da comprendere anche per i non addetti ai lavori.
Per avere dati integrati i Social Media Manager si appoggiano spesso a tool esterni che facilitano il processo e l’interpretazione corretta dei risultati.
La creatività per un Social Media Manager non è certo un valore secondario, vediamo le aree più importanti.
· Copywriting
Per un Social Media Manager la capacità di scrittura è importante, ma non si tratta solo di avere una bella penna. È infatti necessario utilizzare uno stile adatto ai Social, fatto di post brevi, accattivanti, immediatamente comprensibili anche per un lettore distratto.
· Content Management
Un bravo Social Media Manager è in grado di scegliere bene gli argomenti da trattare, grazie a una conoscenza accurata del proprio target di riferimento. Anche in questo caso gli strumenti di analisi sono di grande aiuto. Non bisogna dimenticare, però, che chi si occupa di comunicazione deve essere sempre aggiornato sull’attualità e sulle notizie di settore.
· Creazione dei Visual
La componente visiva dei contenuti è quella che colpisce maggiormente. Un Social Media Manager deve quindi avere delle conoscenze di grafica e di montaggio per modificare o creare brevi video e immagini di forte impatto.
I Social vivono di interazioni con gli utenti, quindi chi li gestisce deve essere in grado di rispondere in modo veloce e gentile ai commenti e di stimolare le conversazioni.
Per questo secondo punto è molto importante introdurre delle Call to Action nei post. Di cosa si tratta? Sono delle brevi frasi che invitano gli utenti a rispondere o a compiere qualche azione. Per chiarire meglio il concetto facciamo qualche esempio: “Raccontaci la tua esperienza”, “Scrivi cosa ne pensi nei commenti” o “Rispondi a questa domanda”.
Sempre più spesso i clienti utilizzano i Social per avere informazioni o assistenza su prodotti, e servizi. Per questo è importante che il Social Media Manager sia adeguatamente formato e, in caso di domande a cui non può dare risposta, abbia un canale di comunicazione veloce e diretto con l’azienda.
Possono inoltre capitare dei momenti di crisi dovuti a commenti negativi o a polemiche ed è molto utile al Social Media Manager conoscere le tecniche di problem solving e di crisis management.
I compensi dei Social Media Manager, esattamente come le loro competenze, posso variare di molto. Bisogna tenere conto di alcuni fattori: si tratta di un free lance o di un’agenzia? Qual è il grado di esperienza del professionista?
Le figure junior che lavorano in agenzia partono da uno stipendio base di circa 22.000 euro all’anno, che può raddoppiare o triplicare con il progredire della carriera e delle responsabilità. I liberi professionisti hanno solitamente un tariffario orario, che va dalle 25 euro l’ora per chi è alle prime armi a circa 80 euro per i più esperiti.
Come abbiamo visto i fattori da tenere presente per scegliere un professionista dei Social sono molti e ce n’è un ultimo da non trascurare. Si tratta della capacità di comunicare con i referenti dell’azienda e di tradurre in termini semplici e comprensibili i tecnicismi tipici del settore.
Una buona comunicazione interna è il primo passo per essere efficaci con i clienti.