Esistono tanti strumenti di Social Media Marketing che possono essere usati per raggiungere diversi obiettivi. Ogni social offre funzionalità per creare e gestire i contenuti, ma come sfruttarli per un uso professionale, soprattutto se si è presenti su più piattaforme?
La gestione di più Social Media contemporaneamente implica una grande mole di lavoro in termini di tempo, energie e risorse, soprattutto se si considera che i post devono essere creati ad hoc per ciascun Social Media e devono essere pubblicati e monitorati indipendentemente.
Proprio per supportare i professionisti, sono nati diversi strumenti di gestione dei Social Media: si tratta di software che consentono il controllo coordinato di più piattaforme per favorire il posizionamento online dei brand e massimizzare le conversioni. Come orientarsi nella scelta del software giusto? Ecco una carrellata dei tool più interessanti.
Come gestire i Social Media con le parole chiave giuste
Gestire i Social Media utilizzando le parole giuste serve a generare un maggiore engagement e a fare in modo che i contenuti siano coerenti con gli interessi e i bisogni del target di riferimento. Un buon software di gestione dei Social è in grado di suggerire la parola giusta e l’argomento da trattare in linea con le caratteristiche della piattaforma utilizzata grazie a un elenco di parole chiave o keywords. Si tratta delle parole maggiormente utilizzate dai competitor attivi nel settore di tuo interesse.
Affinché la comunicazione restituisca un ritorno di immagine e di investimento, non è sufficiente creare sporadicamente dei post efficaci: bisogna pianificare una strategia editoriale che offra con continuità contenuti rilevanti. Per fare questo, ci sono tool come Spidwit Social che forniscono un supporto fondamentale nella pubblicazione di contenuti utili e interessanti sulle pagine Social. Grazie a una lista di parole chiave da cui prendere spunto e ispirazione, non si correrà più il rischio di restare a corto di argomenti.
Per farsi trovare sui Social Network è ormai necessario utilizzare gli hashtag. Nati per Twitter, gli hashtag hanno raggiunto la consacrazione su Instagram e LinkedIn. Perché? Innanzitutto, sono utili in quanto il cancelletto è un aggregatore tematico che facilita la ricerca ed evidenzia i trend del momento.
Possono indicare un macro-argomento, un topic rilevante, un prodotto e persino un brand. Sceglierli non è facile, in quanto il rischio è di essere troppo generici o viceversa troppo specifici, ma anche poco aggiornati. Monitorare gli hashtag manualmente, senza uno strumento adeguato risulta impossibile. Per fortuna esistono molti software che li identificano, piattaforma per piattaforma, fornendo per ognuno il grado di rilevanza e suggerendo i più adatti.
Creare delle immagini in grado di catturare l’attenzione degli utenti non è semplice per chi non ha specifiche competenze grafiche. Un’immagine giusta, curata e che si distingue dalla media fa la differenza su qualsiasi social.
Ogni piattaforma ha degli strumenti base per lavorare sui contenuti visivi e sempre più spesso offrono la possibilità di realizzare grafiche, meme, gif animate e piccoli video. Per farli ci si può anche appoggiare a programmi di grafica dedicati esclusivamente a questo oppure trovare un software di gestione dei Social Media che abbia tools di editing integrati, per seguire con un unico strumento tutto il workflow di creazione dei post e ottimizzare i tempi.
Gli strumenti per realizzare un Social Media planning sono tantissimi e si rivelano molto utili. Infatti, se il volume dei contenuti da gestire è cospicuo, regolare e interessa diverse piattaforme è impensabile pubblicare un post per volta in tempo reale.
La possibilità di utilizzare un tool unico per programmare i post su tutti i social permette un enorme risparmio di tempo. Questa è una delle funzionalità maggiormente interessanti dei software di gestione social, indispensabile per Instagram che non consente la programmazione.
Ma per una buona pianificazione e per assicurare la giusta visibilità ai contenuti, pubblicare in modo regolare non basta, è necessario identificare l’orario in cui i nostri follower sono maggiormente attivi. Anche per questo delicato compito è meglio non fare a sentimento, ma appoggiarsi a tool in grado di dare indicazioni precise.
Tra gli strumenti di gestione dei Social Media risultano molto utili quelli per interagire con la community in modo semplice e rapido. Quando un contenuto è efficace, i follower si fanno sentire con commenti e domande, private o pubbliche. Il grande successo dei Social è dovuto proprio alla loro interattività, risulta, quindi, di fondamentale importanza gestire bene la comunità sui social con il Community management, una delle strategie di Social media Marketing in assoluto più efficaci.
Di conseguenza, un software che notifica tutti i commenti e consente di rispondere senza dover entrare e uscire da ogni singola piattaforma è una risorsa da implementare per migliorare il rapporto con la tua community.
I dati sono i veri protagonisti della comunicazione digitale. Mai come ora è possibile misurare con precisione il gradimento di ciò che pubblichiamo. Qual è il return of investiment (ROI) di una campagna? Quanti lead ha generato? I post organici, non sponsorizzati, sono abbastanza efficaci?
I singoli social forniscono gli insight su queste informazioni, ma il rischio è ritrovarsi con report non omogenei da confrontare e interpretare. Un unico software di gestione svolge in autonomia questo lavoro: in modo veloce e preciso raccoglie gli analytics più rilevanti ai fini della propria attività e restituisce un quadro completo di facile consultazione per chiunque.
Alcuni strumenti di analisi dei Social Media danno preziose informazioni sul sentiment delle conversazioni e aiutano a capire se si sta facendo una buona comunicazione o se, invece, bisogna aggiustare il tiro. A questo proposito, sono fondamentali il Social Listening e il Social Monitoring.
Questi due processi vengono spesso confusi, ma sono attività ben distinte, entrambe essenziali per una buona campagna di comunicazione sui Social Media. Si basano sull’ascolto degli utenti della rete, ma il Listening si utilizza nella fase di progettazione strategica, perché identifica i luoghi virtuali in cui i nostri potenziali clienti scambiano informazioni su prodotti simili ai nostri.
Il Monitoring, invece, scandaglia le conversazioni che i nostri contenuti hanno innescato, sia in termini quantitativi che qualitativi perché è in grado di riconoscere se il tono è positivo o negativo. Quest’analisi è fondamentale per validare la penetrazione di una campagna, capire se la nostra reputazione online è migliorata e se ha generato engagement. Inutile dire che un ascolto della rete così capillare è impossibile senza l’utilizzo di software di supporto.
I programmi più evoluti, che aggregano in un unico ambiente le funzionalità che abbiamo trattato, sono di solito disponibili in abbonamento con un costo mensile che varia da poche decine di euro a qualche centinaio. Però c’è una buona notizia: molti software per gestire i Social hanno una versione gratuita con funzionalità basiche, adatta per piccole attività. Inoltre, i vari piani di abbonamento sono modulari e si possono pertanto selezionare solo i tools più interessanti per contenere i costi.
Al termine di questa carrellata aggiungiamo un consiglio: l’ampia scelta non dove scoraggiare, il segreto è capire le proprie esigenze, discuterne con il team di lavoro e sperimentare le versioni free dei diversi tool. Così facendo, trovare il miglior strumento di Social Media Marketing per la propria azienda sarà semplice e si rivelerà alquanto efficace.