Come proteggere smartphone e tablet aziendali dai rischi informatici

Come proteggere smartphone e tablet aziendali dai rischi informatici

I dispositivi mobili aziendali contengono una grande quantità di dati sensibili e operativi. Scopri come proteggerli.

Proteggi smartphone e tablet aziendali in pochi passaggi e in tutta sicurezza.

16.09.2025

Tempo di lettura 4 minuti

Ogni dispositivo mobile aziendale rappresenta un potenziale punto di accesso per i cybercriminali, un varco attraverso cui dati sensibili, informazioni proprietarie e perfino l'intera infrastruttura aziendale potrebbero essere compromessi. Proteggere i dati aziendali su questi dispositivi è fondamentale per evitare costose violazioni e garantire la continuità operativa.

Sicurezza dei dispositivi mobili per le PMI: difendersi dai rischi informatici

Smartphone, tablet, smartwatch e tutti i dispositivi “smart” sono oggi strumenti fondamentali anche per le piccole e medie imprese. La loro diffusione ha aumentato la velocità e la flessibilità del lavoro, ma ha anche ampliato i confini digitali dell’impresa, rendendola più esposta a rischi informatici.
La gestione non sicura di questi dispositivi può causare danni gravi, tra questi, i più comuni sono:

  • furto di dati aziendali;
  • interruzione delle attività produttive; 
  • violazione di informazioni riservate dei clienti e dei collaboratori.

Oltre a una corretta consapevolezza sull’uso degli strumenti digitali, è fondamentale affiancare tecnologie in grado di monitorare e prevenire minacce che possono colpire in qualsiasi momento. Quali sono? Vediamo insieme le possibilità.


Attacco informatico: Cosa fare

Le vulnerabilità dei dispositivi mobili nelle aziende

I dispositivi mobili aziendali contengono una grande quantità di dati sensibili e operativi, diventando bersagli privilegiati per i criminali informatici. Virus, spyware, antivirus fasulli, reti Wi-Fi non protette e perfino i social network possono diventare vie d’accesso per attacchi informatici.
Diventa quindi indispensabile adottare una strategia di “mobile security”, ovvero un insieme di strumenti, soluzioni e buone pratiche per proteggere smartphone, tablet e laptop utilizzati per lavoro.
La protezione deve riguardare principalmente:

  • dispositivo fisico;
  • i dati archiviati localmente;
  • i dati condivisi su rete;
  • i dati sincronizzati su cloud.

Questo aspetto è ancora più critico nelle PMI, dove i dispositivi mobili spesso rappresentano il primo strumento di lavoro, sia in ufficio sia fuori sede.

Le principali minacce per i dispositivi mobili

I sistemi operativi mobili (come Android e iOS) funzionano in modo diverso rispetto ai computer, e questo comporta anche differenti modalità d’attacco. Le app, ad esempio, sono isolate in aree protette (sandbox) e possono accedere solo a ciò che l’utente consente.
Nonostante questi meccanismi, i malware riescono comunque a infiltrarsi tramite app infette, spesso camuffate da strumenti utili, ma con funzionalità malevole nascoste che sfuggono ai controlli degli store ufficiali.
Tra le minacce più frequenti troviamo: 

  • Applicazioni – app - dannose installate inconsapevolmente;
  • Vulnerabilità nei sistemi operativi non aggiornati;
  • Smishing (phishing via SMS);
  • Spyware che monitorano le attività dell’utente.

È importante sottolineare che anche i ransomware – software che bloccano i file e chiedono un riscatto – stanno diventando sempre più diffusi anche in ambito mobile. Sebbene i backup in cloud riducano l’efficacia di questi attacchi, molte aziende non eseguono backup regolari o non sono in grado di ripristinare i dati in tempi rapidi.
A cosa può andare incontro un’impresa che non si tutela da minacce informatiche? Il rischio concreto è quello di un blocco totale delle attività aziendali, con conseguenti perdite economiche, di giornate lavorative e danni alla reputazione.

13 buone regole per prevenire gli attacchi informatici nelle aziende

In ambito aziendale, la familiarità con cui utilizziamo smartphone e tablet porta spesso a sottovalutare i rischi. Tuttavia, proprio perché questi dispositivi sono ormai integrati nei processi produttivi e gestionali, è necessario trattarli come veri e propri strumenti aziendali critici.
Ecco le 13 buone pratiche per proteggere la continuità operativa della propria impresa:

  • Scaricare applicazioni solo da store ufficiali;
  • Controllare sempre i dati a cui l’app vuole accedere;
  • Disattivare l’installazione da fonti sconosciute;
  • Concedere solo i permessi strettamente necessari;
  • Diffidare di messaggi o email che invitano a scaricare app;
  • Non cliccare su link sospetti o sconosciuti;
  • Uscire sempre dalle app dopo l’uso;
  • Aggiornare regolarmente sistema operativo e app;
  • Non fornire dati sensibili tramite messaggi o email;
  • Evitare Wi-Fi pubblici per operazioni aziendali o transazioni;
  • Eseguire frequentemente backup dei dati;
  • Proteggere i dispositivi con password o sistemi biometrici;
  • Per le imprese, adottare soluzioni di Mobile Device Management (MDM) per controllare e proteggere tutti i dispositivi aziendali da un’unica piattaforma.

Queste buone pratiche sono il primo passo per difendere i dati aziendali e garantire la continuità del business. Tuttavia, da sole non bastano.

Scopri come proteggere la tua azienda sui dispositivi mobili

Per una protezione più completa, è consigliabile affidarsi a soluzioni di sicurezza mobile progettate appositamente per le esigenze delle PMI. Investire in questo ambito significa tutelare l’intero sistema aziendale da minacce che possono causare perdite economiche, fermi operativi o danni all’immagine.
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