Per capire come funziona la fibra ottica occorre sapere che, rispetto al tradizionale sistema di doppini in rame usato per esempio per la tecnologia ADSL, la fibra sfrutta materiali più complessi, come ad esempio i filamenti in fibra di vetro o di polimeri plastici. Questi ultimi, grazie a una protezione composta da una guaina in gomma, riescono a trasportare i dati attraverso segnali di luce. Ogni cavo è formato da un numero variabile di fibre ottiche, che possono arrivare a un massimo di 7.
Spesso insieme a questi filamenti vengono intrecciati dei fili più resistenti che non hanno la funzione di trasmettere dati ma di irrobustire il cavo. La fibra ottica, infatti, è tanto tecnologicamente raffinata quanto delicata. Una guaina esterna avvolge a sua volta il cavo per proteggere le fibre dalle fonti di calore e dall’umidità. Cerchiamo di capire nel dettaglio come funziona la fibra ottica.
La fibra ottica funziona inviando impulsi luminosi e non trasferendo segnali elettrici. Per un operatore di telecomunicazioni, proporre ai propri clienti connessioni con la fibra ottica, rispetto all’ADSL, significa effettuare una scelta di cambiamento radicale, dal momento che richiede una sostituzione – parziale o totale – della rete di distribuzione.
Un investimento economico importante che si traduce in una crescita significativa delle prestazioni, dal momento che la fibra ottica permette velocità di un ordine di grandezza superiore alle tecnologie del rame (dai 100 Mbit/sec ad 1 Gbit/sec). Un’ulteriore caratteristica distintiva rispetto all’ADSL è rappresentata dalla simmetria della soluzione: la velocità in upstream è identica a quella in downstream.
Le performance possono variare in base al punto in cui arriva la fibra ottica. Le soluzioni integralmente in fibra ottica (dall’abitazione dell’utente alla centrale, come nel caso della FTTH) offrono velocità superiori rispetto alle soluzioni che utilizzano il rame per completare il collegamento dall’armadio di distribuzione all’abitazione, FTTC.
I materiali dei cavi in fibra ottica sono leggeri e flessibili e più capaci, rispetto al rame, di respingere eventuali disturbi elettrici o dovuti alle perturbazioni atmosferiche. Il meccanismo con cui viaggiano i dati è in sintesi quello dello specchio tubolare. La luce che entra nel nucleo viaggia grazie a una serie di riflessioni tra i due materiali del nucleo e del mantello.
In questo modo i dati vengono trasportati tra i diversi dispositivi che devono ricevere e trasmettere i dati: i modem, i router, i server e le infrastrutture degli operatori telefonici. I cavi in fibra di vetro o in polimeri della fibra ottica sono capaci di sfruttare una banda di frequenze molto elevata. Questo consente di trasferire dati, sotto forma di segnali di luce, con una enorme velocità di trasmissione, navigazione e connessione.
Il Gruppo TIM ha raccolto l’eredità di un centro di ricerca molto importante in Europa che era lo CSELT (Centro Studi e Laboratori Telecomunicazioni) dove si sono svolte, insieme a tanti altri progetti, le prime fondamentali ricerche sulla fibra ottica fin dagli anni Sessanta.
Nel 1995, inoltre, l’allora SIP - antesignana dell’attuale Gruppo - provò con il Progetto Socrate a portare la fibra ottica in tutto il territorio nazionale. Il progetto Socrate puntava a cablare dieci milioni di abitazioni attraverso l’uso di cavi coassiali come ultimo miglio e fibra ottica come dorsale, per diffondere servizi a banda larga tra cui la TV via cavo e internet. Ma arrivò presto l’ADSL e il progetto naufragò. Dall’ADSL alla fibra ottica non ci è voluto molto.
Presto la rete in fibra ottica è diventata la vera sfida del futuro e oggi il nostro Gruppo è fortemente impegnato in tutto il paese con questa nuova modalità. Nell’ultimo documento dell’Agcom, che monitora sistematicamente la condizione della rete in Italia, si nota una crescita degli accessi da rete fissa da connessioni in fibra ottica FTTC (Fiber to the cabinet) e FTTH (fiber to the home) mentre sono diminuiti ancora quelli provenienti da ADSL.
In particolare, le connessioni internet basate su tecnologia FTTC (che prevede tratti in rame) hanno caratterizzato il 49,2% delle linee (+5,4% rispetto allo stesso periodo del 2020). Anche gli accessi in fibra ottica FTTH sono aumentati passando all'11,4% del totale (+3,8% rispetto a giugno 2020).
Il Gruppo TIM, impegnato da anni con pesanti investimenti sulla rete, ha accelerato il processo di copertura del territorio nazionale per assicurare al paese la necessaria e veloce capacità di trasmissione di dati informazioni, voce e immagini. Sul sito ufficiale del Gruppo TIM, che viene aggiornato costantemente, si possono vedere gli oltre 20 milioni di chilometri di fibra già operativi nel paese. Con un semplice click si possono facilmente vedere le zone coperte o in copertura di tutta la rete in fibra ottica in Italia.
La fibra ottica è quindi una tecnologia di connessione molto efficiente che permette di svolgere attività un tempo impensabili. Per questo, anche grazie al Gruppo TIM, l’Italia ha messo in atto un importante processo di modernizzazione delle infrastrutture digitali sull'intero territorio nazionale.