L’umanità è sempre più longeva grazie ai progressi registrati in campo sociale, economico, alimentare e medico. Di conseguenza, prolungandosi l'aspettativa di vita, aumenta la necessità d’investire nella Sanità, un settore certamente in espansione, ma caratterizzato da elevata spesa. In questo scenario, l’e-health renderà possibile un riassetto dei sistemi sanitari pubblici e privati, ed il loro efficientamento, aprendo la strada a un nuovo welfare 2.0 attraverso tecnologie innovative. Vediamo come.
È solo un piccolo assaggio della Sanità che verrà: dal 1° marzo 2016 in tutta Italia le ricette mediche sono digitali. L’addio alla carta ha molti vantaggi pratici. Lo stesso documento elettronico ora vale in tutta Italia e permette di scegliere con facilità anche i farmaci equivalenti. È questo il senso dell’innovazione: un cambiamento che entra rapidamente nella vita delle persone per migliorarla. E la Sanità è uno dei settori nei quali l’ICT ha appena iniziato a mostrare il suo potenziale.
I dati gestiti dagli ospedali sono i più delicati e hanno un valore enorme. Rendere accessibili gli esiti di analisi mediche Online è utilissimo, soprattutto per le persone con poca mobilità. Ma non solo, queste informazioni possono essere anonimizzate e condivise con altri ospedali e istituti di ricerca: è una pratica che può migliorare le cure esistenti e salvare la vita di milioni di persone. È una delle applicazioni più concrete dei Big Data nella Sanità e nel settore dell’e-health
Già dal 2012 Google, analizzando le ricerche sul suo motore, riesce a prevedere i focolai d’influenza esistenti. Collaborando con il CENTERS FOR DISEASE CONTROL AND PREVENTION (CDC) degli Stati Uniti, Google ha creato un algoritmo che calcola la possibilità di accensione, e la successiva diffusione, di un determinato focolaio. È stato un esperimento pionieristico, ma dimostra come Internet possa cambiare il settore della Sanità.
Strumenti che stanno assumendo sempre maggior importanza nell’e-health sono i Wearable Devices, dispositivi connessi indossabili che insieme ad applicazioni IoT (Internet of Things) biomedicali permettono di monitorare ogni aspetto della vita quotidiana, dalla sanità fisica a quella mentale, per migliorare la salute dei cittadini. I Wearable Devices, oltre a essere usati per una serie di nuovi servizi commerciali personalizzati, potranno essere molto utili per informare in tempo reale i medici sullo stato di salute dei pazienti, permettendo cure tempestive e mirate. Una testimonianza arriva da Luke Dormehl che, nel suo best seller "The formula", racconta di come sia riuscito a diagnosticare un problema cardiaco fino ad allora non riconosciuto, semplicemente indossando dei sensori.
Nel settore dell’e-health ha fatto il suo ingresso anche l’intelligenza artificiale, con il supercomputer IBM Watson, potente elaboratore dell’azienda americana. Per affidabilità e accuratezza, è uno strumento di grande utilità a supporto degli specialisti della Sanità. Watson è stato istruito per leggere radiografie e compiere diagnosi, incrociando i dati medici delle cartelle introdotte nel suo sistema. Watson è un ottimo analista di dati clinici, tanto che, nell’80% dei casi, ha individuato con precisione le zone del corpo più a rischio nei pazienti più gravi, permettendo cure più mirate.
La Sanità Digitale ha una grande attrattività anche per i big player. Non solo IBM, ma anche Google ha deciso di dedicare grandi risorse all’e-health, tanto da creare Calico, un’azienda dedicata alla ricerca e sviluppo delle biotecnologie, il cui obiettivo primario è l’allungamento della vita umana. Un team di scienziati provenienti da vari settori sta studiando nuovi interventi volti a combattere le malattie legate all’invecchiamento.