La vendita online ha subito nell’ultimo anno, complice anche la pandemia che ha dato un’accelerata al commercio su web, un vero e proprio boom. Molti negozi sono stati di conseguenza tentati dall’idea di aprire un e-commerce per supportare le vendite della loro attività.
Prima di intraprendere un’azione così importante è bene fermarsi un attimo e valutare attentamente cosa ciò può comportare in termini di impegno e risorse. Una volta compresi i possibili rischi e benefici della vendita online, non resta che capire esattamente come intraprenderla.
Prima di progettare un negozio online occorre dare un occhio a quello che fanno i concorrenti, per decidere come posizionarsi adeguatamente con i prodotti e servizi offerti. Quali negozi, già presenti online, hanno un’offerta simile alla tua? Puoi essere concorrenziale sul prezzo? Oppure, puoi garantire un servizio che nessuno dei tuoi competitor ha a disposizione? Monitora i tuoi concorrenti iscrivendoti alle loro newsletter, vedendo come si muovono sui Social Network e che tipo di gradimento ricevono dai loro clienti.
Questa analisi andrà di pari passo con l’individuazione del pubblico di riferimento. Chi sono i tuoi clienti in rete e che cosa cercano, sono domande che devi per forza porti per strutturare un’offerta adeguata alle loro esigenze.
Un negozio di vendita online ha delle spese da sostenere. Quali sono? Gli e-commerce prevedono delle transazioni commerciali che avvengono su una piattaforma internet e richiedono degli adempimenti fiscali come qualsiasi attività commerciale. Per chi ha già un negozio fisico, non ci sono pratiche burocratiche aggiuntive, a meno che non si vogliano vendere prodotti e servizi che necessitano di una particolare licenza.
Se invece si parte da zero, ci sono una serie di passaggi da compiere per fare tutto in regola.
Se l’e-commerce in questione si basa su un’idea particolarmente innovativa o offre un servizio all’avanguardia oppure un prodotto che non era mai stato messo in commercio è possibile chiedere alla Camera di Commercio di registrarsi come start up innovativa, in modo da beneficiare di un regime di favore.
Se poi si ha intenzione di allargare il commercio anche ad altri Stati dell’Unione Europea, bisogna procedere con la registrazione al sistema telematico europeo VIES (Vat Information Exchange System). Per non correre rischi, sempre meglio fare riferimento a un commercialista esperto, che possa fornire assistenza nel percorso burocratico di avvio dello store online.
Per quanto riguarda le risorse da investire sul progetto, ci sono alcuni costi da sostenere per far conoscere il proprio sito web all’esterno e portare nuovi clienti.
● I costi della piattaforma sono variabili a seconda dei casi: si va da prezzi molto bassi fino a cifre considerevoli nel caso di siti complessi con tante funzionalità.
● Gli investimenti nella promozione social o web, attraverso banner e post sponsorizzati sui diversi profili aziendali. Come per un negozio fisico, infatti, anche l’e-commerce necessita di promozione: bisogna far sapere a quante più persone possibili della propria esistenza e dei servizi offerti.
● La strumentazione tecnica necessaria per il lavoro di tutti i giorni: pc, connessione internet, stampante e altro.
Per costruire un sito web senza essere un programmatore si deve scegliere una piattaforma su cui svilupparlo e gestirlo: a questo serve un CMS, Content Management System. Ne esistono moltissime, da quelle gratuite a quelle a pagamento: tutto dipende dalle proprie esigenze e dal budget disponibile.
Uno store online che rappresenti e sia di supporto al tuo punto vendita deve avere le stesse caratteristiche di un negozio ben studiato e organizzato. A nessuno piace entrare in un negozio disordinato, in cui è difficile trovare il prodotto cercato e manca l’assistenza nella fase di scelta e acquisto. Ecco perché quando si progetta un e-commerce, bisogna fare in modo che l’esperienza dei nostri clienti risulti fluida e piacevole e permetta di raggiungere il carrello con meno click possibili.
Se non hai ancora a disposizione un sito che possa fare da vetrina online alla tua attività, registra un dominio che contenga il nome del tuo negozio e almeno una parola chiave che lo contraddistingua. A seguire definisci la struttura e la grafica, senza dimenticare di creare contenuti accattivanti SEO friendly, necessari a garantire un buon posizionamento sui motori di ricerca.
Quando arriva il momento di scegliere su quale piattaforma far girare l’e-commerce, è sempre utile farsi consigliare da un’azienda specializzata, tenendo presente che una buona piattaforma e-commerce deve:
● rendere facili i processi di acquisto e i pagamenti;
● aiutare a tenere sotto controllo le vendite, dando la possibilità di monitorare;
● mostrare la quantità e tipologia di prodotti in magazzino;
● garantire pagamenti online sicuri e protetti.
Tra le varie piattaforme disponibili, c’è anche TIM Sito Semplice che permette di creare in modo facile e intuitivo un sito e-commerce per la vendita online. Non è necessaria alcuna conoscenza tecnica e il sito è responsive da mobile. Si tratta di una piattaforma con un editor molto semplice da usare, personalizzabile senza alcuna limitazione e completa in quanto mette a disposizione più di 100 componenti per comporre il tuo sito web ideale.
Per riuscire a vendere i propri prodotti online, accanto agli aspetti più tecnici, bisogna curare nei minimi dettagli soprattutto la parte dedicata alla vendita. Qui risulta determinante l’attenzione posta nei confronti dell’assistenza clienti che dovrebbe prevedere un’efficiente gestione dei resi e delle controversie e la possibilità di recensire i prodotti. Le recensioni sono infatti molto importanti per il futuro di un’attività, perché è proprio l’opinione di chi ha sperimentato i prodotti a invogliare o, viceversa, disincentivare gli altri a fare lo stesso.
Inoltre, è bene ricordare che si hanno degli obblighi informativi nei confronti dei clienti. Il sito dovrà necessariamente pubblicare le condizioni generali di vendita, in cui vengono spiegati al cliente i suoi diritti e i suoi doveri, e dovrà dotarsi di una privacy policy per chiarire come verranno trattati i dati personali. Non va dimenticata poi la cookie policy che, in ottemperanza al GDPR, informa sui cookie rilasciati dal sito.
Aprire un negozio di vendita online in franchising è la soluzione ideale se non si è senti pronti ad affrontare un impegno di questo tipo in autonomia. Ci sono tante reti di franchising che, a fronte di un investimento iniziale non troppo oneroso, offrono in cambio l’apertura di un e-commerce chiavi in mano.
Non solo, sono previste anche formazione e consulenza per cominciare e assistenza continuativa per tutta la durata del contratto. Una soluzione che, sebbene non consenta grandi personalizzazioni nella strutturazione del negozio online, può essere facilmente adottata se non si ha particolare dimestichezza con il web e le sue dinamiche.
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