Sempre più persone utilizzano abitualmente siti web per effettuare i propri acquisti: il numero di e-shopper nel mondo è salito da 1,77 miliardi del 2017 a quasi 2 miliardi nel 2018, e si prevede che entro il 2022 arriveranno a superare i 2,5 miliardi. Anche le vendite online seguono questo trend: nel 2017 hanno superato i 2.300 miliardi di dollari e si stima che nel 2018 sull’online verranno effettuati acquisti per un valore di oltre 2.800 miliardi (fonte “Statista – The Statistics Portal”).
In particolare, il numero di consumatori mondiali che scelgono gli acquisti online per capi di abbigliamento, footwear e accessori aumenta con un tasso di crescita annuo medio del 9% tra il 2016 e il 2022: sono passati da 948 milioni nel 2016 a 1.062 milioni nel 2017; le stime per il 2018 li attestano a 1.178 milioni e il trend dello shopping online proseguirà nei prossimi anni fino a toccare la quota 1.580 milioni prevista per il 2022. L’incremento della spesa di accessori e abbigliamento online aumenta con un tasso di crescita annuo medio ancora superiore (12%) tra il 2016 e il 2022, passando da 322.521 milioni di euro (2016) a 377.704 milioni di euro (2017), nel 2018 supera i 435 milioni fino ad arrivare a 645 milioni nel 2022 (fonte “Statista – The Statistics Portal”).
A trainare il business del commercio online continua ad essere per la maggior parte l’abbigliamento per donne e ragazze: con un +4,2% sul 2016, assorbe circa il 38% del mercato in valore e più di un quinto in volume. Il secondo segmento per impatto sul fatturato è quello dedicato a uomo e bambino, con una quota di mercato del 26%. Il report di Statista prosegue analizzando la spesa per l’Europa che è il mercato più importante in valore per l’abbigliamento femminile: nel 2017 il fatturato del segmento quasi un terzo di quello globale, ha registrato un +1,7% rispetto al 2016.
In Italia, il ruolo del negozio fisico è ancora fondamentale, il 63% degli acquisti viene effettuato ancora qui. Ma la rivoluzione digitale ormai in atto anche nel nostro Paese lo sta riconfigurando abbastanza in fretta. Basti pensare ai self-checkout, ai programmi di loyalty, ai click&collect che permettono di acquistare il prodotto sul sito e ritirarlo in poche ore nel punto vendita: stanno crescendo vistosamente. Il 58% dei consumatori, infatti, ritiene importante il pagamento self-service, il 70% apprezza la possibilità di trovare offerte real-time personalizzate, il 57% giudica utili gli schermi per vedere e ordinare prodotti (fonte Outlook Apparel Italy da “Statista – The Statistics Portal”).
Le vendite di maglioni, gonne, pantaloni e abiti in generale continuano a crescere. Con un volume di oltre 300 miliardi di euro, il mercato dei vestiti è il segmento non alimentare più importante nel settore della vendita al dettaglio in Europa. Comprende tutti i segmenti di abbigliamento che vengono prodotti per clienti privati. Questo mercato è suddiviso nelle seguenti linee di prodotti: Abbigliamento donna, Abbigliamento uomo, Abbigliamento sportivo e Costumi da bagno, Biancheria intima, Calze e altri indumenti.
L’experience nello store del potenziale cliente è una delle aree di investimento prioritarie secondo i professionisti del settore; il 60% è convinto che si debba investire sull’integrazione omnichannel e sul marketing digitale, il 34% menziona CRM e programmi di loyalty, il 26% indica brand building e difesa del prezzo e il 24% ritiene importanti investimenti IT per digitalizzare la value chain. Quest’ultimo è un fattore sicuramente cruciale: oltre a offrire la possibilità di disintermediazione attraverso la vendita diretta, a raccogliere grandi quantità di dati sui comportamenti e i desideri degli utenti, che permettono di raccogliere maggiori informazioni per offerte più coerenti, le nuove tecnologie, grazie anche a sempre più sofisticati motori di ricerca, consentono di digitalizzare tutta la catena del valore, rendendo i processi dedicati ai negozi online più efficienti e rapidi.
Tutti i negozi per sopravvivere al passo con i tempi dovranno cogliere l’opportunità offerta dalla grande quantità di dati disponibili sulle abitudini di consumo per comprendere meglio il mercato, connettersi con i consumatori e vendere il prodotto giusto alla persona giusta. La chiave del successo va sempre verso la realizzazione di siti di e-commerce da soli o affiancati al negozio fisico che comunque si trasforma e diventa sempre più reattivo al digitale attraverso tutte le sorprese rese possibili dalle nuove tecnologie ad esso associate.