I-want-to-go = voglio andare, è il secondo dei quattro micromomenti che caratterizzano l’utilizzo d’internet: la ricerca di prossimità, che si sviluppa dopo aver risolto il primo passo, l'I-want-to-know ("voglio sapere"). In altre parole la persona ha sviluppato una prima ma consistente valutazione di cosa sta cercando in termini di prodotto/servizio su PC o smartphone in casa o in mobilità, e ora è alla ricerca di un punto vendita fisico o digitale (un sito di ecommerce) o, più in generale, di uno spazio fisico ed anche telefonico, dove poter acquisire maggiori informazioni ed eventualmente procedere all’acquisto. Navigare per cercare un luogo fisico Secondo i dati forniti da Google negli ultimi anni, si è registrato il raddoppio del numero di ricerche di questo tipo. Sempre più smartphone utilizzano un motore di ricerca per trovare un sito commerciale nelle vicinanze. Talvolta invece l’esigenza è proprio quella di raggiungere un luogo distante ma di farlo seguendo un percorso preferito dove trovare luoghi di utilità (negozi, assistenza, ecc.) o di pausa (ristorante, hotel, ecc.). Se si guarda alle possibilità o all'esigenza di acquistare, la connessione costante con internet fornisce ai consumatori una scelta pressoché infinita e una disponibilità immediata, a portata di clic. Diventa cruciale per chi offre servizi e prodotti, farsi trovare, essere ampiamente visibili in questi momenti di ricerca di una destinazione. La ricerca online avviene sempre di più in mobilità, soprattutto da smartphone Il 56% dei consumatori italiani che ha ricercato un prodotto dallo smartphone ha preso in considerazione di acquistare un prodotto di una marca, che normalmente non avrebbe considerato, grazie a informazioni pertinenti, rese disponibili sul proprio cellulare al momento della ricerca. Il 33% degli utenti afferma che le informazioni su un prodotto o servizio trovate tramite cellulare gli sono state utili per decidere cosa acquistare. Il 54% ha portato a termine l’acquisto. I momenti “per acquistare” non riguardano solo l’acquisto online, ma anche quelli effettuati in un punto vendita fisico seguendo la guida delle informazioni presenti in rete. I clienti accettano peraltro volentieri consigli istantanei che li aiutano a fare la scelta migliore o anche solo veloce minimizzando l’indecisione tra differenti scelte possibili. Quando il virtuale (sito web) facilita il reale (luogo fisico) I-want-to-go si sta dimostrando un momento molto decisivo per le piccole imprese che non godono di una autonoma e diffusa conoscenza sul mercato. Se poi il sito fisico corrisponde con un punto vendita, di assistenza o di servizio, diviene determinante essere rintracciabili sui portali e sui motori di ricerca. In particolare, il sito dell’impresa o del professionista sono il luogo virtuale per eccellenza del "I-want-to-go".
La finalità principale per il sito web è la descrizione del prodotto/servizio ponendo in risalto le sue caratteristiche e tenendo conto dell’immensa quantità d’informazioni presenti in rete. La localizzazione della sede fisica deve incidere sulla parte emozionale del potenziale Cliente che è alla ricerca di uno spazio fisico specifico e in grado di soddisfare lo scopo della sua ricerca. In queste condizioni è l’area più sensibile per determinare la volontà di acquisto. Ma il beneficio è solo digitale? Se ho un punto vendita fisico come posso migliorare la sua raggiungibilità? E quindi aumentare le occasioni di una visita o d'interesse? Se creo un'attesa digitale devo poi rispettarla in negozio. Potrei deludere il nuovo visitatore o il Cliente abituale e dissuaderlo dal tornare. Il sito web per conquistare i clienti e per fidelizzarli Un sito, se riguardante un’impresa con punti vendita fisici, può migliorare l’accesso attraverso molteplici canali di interazione: numeri di telefono, mail, sede fisica, sito web, chat, ecc. , informazioni sugli orari di apertura e chiusura, ma anche l’indirizzo fisico collegato a uno dei servizi di mappe interattive. La posta in gioco è alta, acquisire un nuovo cliente, confermare un cliente abituale per il solo fatto che attraverso il sito web siamo diventati più facilmente raggiungibili. I-want-to-go, la volontà di andare in un punto vendita, non sempre termina con un acquisto, questo può essere fatto sul sito web prescelto suffragato proprio dalle informazioni acquisite nel negozio e da un prezzo generalmente più conveniente. Il legame tra digitale e fisico è ormai evidente e quotidiano e per questo sempre più indispensabile. Fisico e digitale mantengono uno stretto legame e l’attesa generata da uno dei due non può essere delusa dall’altro, in un continuum dialettico tra Cliente e fornitore, che li lega. Mantenere aggiornato lo spazio web non è in pratica differente da quanto è necessario fare per un sito fisico. Cambiano gli strumenti e le modalità, ma la necessità resta uguale in tutto e per tutto.