La misura, che è stata introdotta dal decreto Crescita (articolo 29, comma 5, dl 34/2019), prevede la disponibilità di 100 milioni di euro a favore delle micro, piccole e medie imprese che si impegnano ad avviare una trasformazione digitale dei loro processi produttivi attraverso l'implementazione delle tecnologie digitali di filiera e delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Impresa 4.0, ovvero:
Come indicato nel sito ministeriale
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50%, così suddivisa:
Il finanziamento agevolato deve essere restituito senza interessi entro massimo 7 anni.
Invitalia e Infratel hanno l’incarico di valutare la validità e la correttezza delle domande, entro 90 giorni dalla presentazione delle stesse.
I criteri di valutazione riguardano:
Gli incentivi per la trasformazione digitale delle PMI messi a disposizione del Governo hanno come linee guida due decreti direttoriali.
Il primo del 9 giugno 2020 stabilisce i criteri, le condizioni e le modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni a favore della trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle PMI attraverso l’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano nazionale Impresa 4.0 e delle tecnologie relative a soluzioni digitali di filiera. Le agevolazioni per la Digital Transformation sono rivolte alle PMI operanti in diversi settori, il cui elenco è riportato nell’allegato 1 al decreto stesso. Ci sono le imprese operanti nel settore manifatturiero, dei servizi diretti alle imprese manifatturiere, del settore commercio, del settore turistico per quelle imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali, anche in un’ottica di maggiore accessibilità e in favore di soggetti disabili.
Il secondo decreto direttoriale del 1°ottobre 2020 disciplina i termini e le modalità di presentazione delle domande, stabilisce i criteri per la determinazione e la rendicontazione delle attività e dei costi ammissibili, gli oneri informativi a carico dei soggetti proponenti e gli ulteriori elementi necessari a definire la corretta attuazione della misura agevolativa. Questo secondo decreto definisce anche i criteri di valutazione dei progetti e, per ciascuno degli indicatori di valutazione previsti, i correlati punteggi, le condizioni e le soglie minime di ammissibilità.
Per la presentazione delle domande è necessario che le PMI risultino iscritte come attive nel Registro delle imprese; abbiano conseguito nell’esercizio relativo all’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a 100 mila euro; non siano sottoposte a procedura concorsuale e non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata o di concordato preventivo.
Le PMI possono presentare anche progetti congiunti, purché non in numero superiore a 10 imprese, attraverso il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato.
Ciascun soggetto, sia in forma singola che congiunta, può presentare una sola domanda di partecipazione al bando che può riguardare unicamente:
Le tipologie di progetto che le imprese possono presentare sono di due tipi:
Come principale operatore di servizi di connessione e di Information Technology del paese, TIM garantisce una capillarità di presenza e di gestione. Inoltre, consulenti specializzati sono sempre a disposizione per studiare le modalità migliori di digitalizzazione dei processi produttivi e organizzativi di ogni business. Il decreto Digital Transformation offre grandi opportunità di miglioramento tecnologico offrendo finanziamenti e agevolazioni molto interessanti.
A titolo di esempio, in relazione al capitolo advanced manufacturing e additive manufacturing manufacturing TIM ha stretto di recente una partnership con Comau per l’utilizzo del 5G e dell’Edge cloud.
La gestione a distanza degli impianti industriali, garantendo maggiore efficienza, affidabilità e sicurezza rispetto alle reti tradizionali, non è più un problema. Le aziende potranno ora avere un monitoraggio completo e la supervisione di intere linee produttive industriali, con importanti benefici in termini di riduzione dei costi e dei tempi di produzione.