Tra i principali cardini dell’Agenda Digitale Italiana, la “gestione fatture elettroniche” ha dapprima riguardato l’obbligatorietà di emettere fattura elettronica negli scambi con la PA. È solo dal 1° gennaio 2019 che l’obbligo ha riguardato anche le transazioni B2B.
Queste le principali informazioni da conoscere:
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, aggiornamenti puntuali con FAQ e novità.
L’Italia è ad oggi l’unico Paese europeo ad avere introdotto l’obbligo della fattura elettronica per la Pubblica Amministrazione e per parte del mondo B2B. Non si tratta di un’ingiustizia: la realtà è che l’evasione fiscale italiana rappresenta il 25% del totale europeo ed era quindi necessario porvi un freno.
Rispetto agli altri Paesi europei più digitalizzati, l’Italia ha dimostrato in questo caso di essere precursore di un fenomeno che, evasione fiscale o meno, si propagherà anche nel resto del continente, sull’onda di un’incessante trasformazione digitale.
Un’ulteriore spinta è stata quella della Direttiva 2014/55/UE che semplifica la partecipazione agli appalti pubblici transfrontalieri, rendendo obbligatoria l’accettazione di fatture elettroniche conformi allo standard europeo; l’obiettivo è quello di implementarne l’uso.
Altro elemento davvero interessante è che tra le aziende italiane che non erano obbligate ad emettere fattura elettronica, ben l’8% ha scelto di aderire volontariamente, percependo la necessità di procedere sulla strada della digitalizzazione e di non doversi così isolare in quella che sarebbe diventata la quotidianità per il mondo business.
Qui di seguito e per punti, i benefici concreti della fatturazione elettronica per i Privati:
Diminuzione del tempo di esecuzione di ogni singola fattura
Miglioramento qualitativo nella circolazione delle informazioni: univocità dei dati, sicurezza delle informazioni trattate, riduzione degli errori nella gestione delle informazioni
Riduzione dei tempi di archiviazione e ricerca
Accelerazione della trasformazione digitale del sistema produttivo dell’Impresa
Spinta alla tendenza data-driven della supply chain
Miglioramento dell’analisi sistemica relativa a clienti/fornitori
Riduzione dei costi: secondo l’Osservatorio Digital B2B del Politecnico di Milano, il risparmio si attesta tra i 5 e i 9 euro per ogni fattura elettronica verso PA e di 25/65 euro tra Privati. Tale risparmio deriva sia da una maggiore produttività del personale, tramite ad esempio l’eliminazione di attività di stampa e imbustamento e di gestione della relazione con la PA, sia da altre voci di risparmio legate in particolar modo all’eliminazione dei costi riconducibili all’impiego di materiali consumabili e all'eliminazione dei costi di gestione dell’archivio cartaceo.
In generale, è stato riscontrato un miglioramento dell’efficienza, sia nel ciclo attivo (risparmio in termini di costi e di tempo), sia in quello passivo (risparmio in termini di costi e di tempo; aumento qualità; ottimizzazione dei processi).
Vale poi la pena fare un distinguo tra le PMI e le Grandi aziende: per queste ultime i benefici più significativi riguardano il monitoraggio dei crediti insoluti e la gestione fiscale; per le PMI, il miglioramento riguarda principalmente la contabilità analitica.